Laser o Implantologia per curare la parodontite?

La parodontite, anche conosciuta come piorrea, è una patologia del parodonto, tessuti di sostegno dei denti: per processi infettivi batterici addentrati fin nelle tasche gengivali, tali tessuti vengono intaccati al punto tale da compromettere la stabilità dei singoli elementi dentali, infatti se trascurata la parodontite può comportarne anche la caduta e la perdita definitiva.

La parodontite, anche conosciuta come piorrea, è una patologia del parodonto, tessuti di sostegno dei denti: per processi infettivi batterici addentrati fin nelle tasche gengivali, tali tessuti vengono intaccati al punto tale da compromettere la stabilità dei singoli elementi dentali, infatti se trascurata la parodontite può comportarne anche la caduta e la perdita definitiva.

La parodontite, anche conosciuta come piorrea, è una patologia del parodonto, tessuti di sostegno dei denti: per processi infettivi batterici addentrati fin nelle tasche gengivali, tali tessuti vengono intaccati al punto tale da compromettere la stabilità dei singoli elementi dentali, infatti se trascurata la parodontite può comportarne anche la caduta e la perdita definitiva dei denti.

Una soluzione ora spesso proposta è quella di sostituire i denti con gli impianti, ma ci teniamo a sottolineare che per ogni impianto inserito c’è un dente perso e quindi un programma di prevenzione fallito! Infatti ora con troppa facilità vengono estratti denti e sostituiti con viti in titanio che sono sicuramente una grande soluzione…ma che in maniera triste ricordano come non si è stati bravi a preservare i denti naturali, che sono un bene fondamentale.

Per l’infezione parodontale i trattamenti farmacologici sono poco o nulla efficaci (gli antibiotici sono solo palliativi in casi di ascessi) e l'odontoiatria oggi cura la parodontite, oltre con l’approccio tradizionale che comprende una parte spesso chirurgica, anche con un metodo mininvasivo e non chirurgico: quello laser assistito.

TERAPIA LASER ASSISTITA PER LA CURA DELLE GENGIVE INFIAMMATE

La terapia laser assistita della parodontite consiste in un trattamento che richiede, dopo una accurata diagnosi del problema, necessariamente una prima meccanica levigatura delle radici dentali, senza alcun intervento chirurgico, per poi sfruttare l'azione fotodinamica e disinfettante di un laser specifico che permette di abbattere in modo importante la carica microbica, giungendo non solo alle colonie di batteri esposte ma anche a quelle introdotte nei canali dentali, nelle tasche e nei tubuli dentinali.

Con il trattamento laser si ottiene dunque una decontaminazione totale, profonda e mirata, spesso senza il minimo dolore e senza alcuna invasività, il che lo rende terapia di elezione per l'eliminazione delle infezioni del parodonto a supporto della terapia tradizionale non chirurgica.
Ma il vantaggio ottenuto dal laser non riguarda esclusivamente l'eliminazione delle colonie batteriche, perché esso agisce anche sullo strato più superficiale delle gengive infiammate, inducendo una rigenerazione cellulare e rimuovendo l'eventuale presenza di tessuto necrotico.

La biostimolazione ottenuta con la terapia laser in passato veniva ricreata attraverso la vivificazione dei margini mucosali che venivano scollati e ravvivati chirurgicamente, in modo da poter andare incontro ad una forma di rigenerazione tramite il fisiologico processo di guarigione. Il vecchio metodo comportava comunque una certa invasività ed un grande disagio del paziente.

La terapia della parodontite con il laser riscuote oggi largo successo tra pazienti e professionisti perché utile anche a ridurre le recidive di infezione, in quanto agisce a livello profondo nell’infezione, soprattutto se la guarigione viene verificata con le analisi microbiologiche, Non vanno inoltre sottovalutati tutti i disagi da cui il paziente viene esentato con il trattamento laser, perché può recuperare da subito la funzionalità, senza particolare fastidio o dolore.

Un'altra metodica sempre più frequentemente proposta per la cura della parodontite è l’estrazione dei denti e successivamente la loro sostituzione col trattamento implantologico.

IMPIANTO DENTALE PER LA CURA DELLE PATOLOGIE PARODONTALI

Il problema è che effettuare degli impianti su tessuti considerati "infetti" subito dopo l'estrazione del dente è altamente rischioso per le successive complicanze infettive, capaci di compromettere la stabilità dell'impianto stesso. Altrimenti rimane come soluzione in un paziente affetto da piorrea, nell'ipotesi di un impianto, sottoporsi all'estrazione di tutti i denti interessati dal processo infettivo ed attendere circa 2 mesi per ottenere la completa guarigione dei tessuti. Ovviamente questa ipotesi lasciava molte lacune scoperte e grandi disagi per il paziente.

In realtà alcuni studi scientifici (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16137085) hanno dimostrato che effettuare un impianto su un tessuto gengivale reduce da una parodontite, non preclude la riuscita o la stabilità dello stesso, portando ugualmente al successo del trattamento.

Ma è importante segnalare come la parodontite che affligge il resto degli elementi vada comunque trattata per ridurre questo rischio! Il problema principale è che molti professionisti hanno iniziato a prospettare ai pazienti la possibilità di soppiantare il problema della parodontite con l'estrazione dei denti compromessi e con l'impianto di sostituzioni dentali, spesso però senza trattare l’infezione sugli altri denti apparentemente non affetti.

Il problema che più frequentemente si pone, inoltre, di fronte alla scelta della soluzione implantologica per la piorrea, è legata all'eventuale presenza di una quantità di osso relativamente insufficiente, proprio in conseguenza della rarefazione tissutale determinata dalla progressione dell'infezione, nonché, soprattutto, il rischio di sviluppo di infezioni agli impianti, chiamate perimplantiti, con rischio di perdita degli impianti stessi.

La metodica implantologica può sembrare quindi un'ottima alternativa alla possibilità di risolvere il problema della piorrea anche se il trattamento laser assistito rimane di gran lunga il più appropriato. Di fronte a queste nuove frontiere di terapia, dunque, i trattamenti tradizionali stanno sempre cadendo più in disuso, per lasciare spazio a metodi più efficienti e meno invasivi.

Gli impianti sono quindi un’ottima soluzione per sostituire i denti già mancanti ma prima di effettuarli è fondamentale bonificare la bocca dalla parodontite per evitare che i nostri nuovi e costosi impianti non si ammalino col rischio di doverli estrarre dopo poco tempo.

IL TRATTAMENTO LASER VIENE INVECE SEMPRE CONSIGLIATO E QUASI UNIVERSALMENTE PREFERITO

La scelta della metodica di trattamento preferibile per la parodontite è una condizione da stabilire con un professionista del settore, valutazione che viene effettuata in base allo stato di partenza dei denti, dell'infezione e delle condizioni di salute del paziente. Ossia dopo una prima visita specialistica e una fase di diagnosi con status radiologico, sondaggio parodontale, foto ed eventualmente analisi di laboratorio genetiche e microbiologiche.

Generalmente, la tecnica di implantologia a carico immediato viene consigliata solo quando i denti affetti da piorrea sono irrecuperabili ed esteticamente compromessi: in questi casi, estrarre i denti e riposizionare delle protesi adeguate consente di recuperare velocemente la funzionalità buccale, ma anche l'aspetto esteriore del sorriso, migliorandolo notevolmente, sfruttando anche a volte la grande utilità della chirurgia guidata.

Il trattamento laser viene invece sempre consigliato e quasi universalmente preferito, perché ha come obiettivo di salvare i denti naturali del paziente che con l'impianto, invece, vengono rimossi. Inoltre la bonifica di tutto l’ambiente orale permette, in caso di interventi di implantologia, una maggiore sicurezza e minor rischio di perimplantite.

Il laser si è dimostrato comunque molto efficace anche nel trattamento delle perimplantiti, per la capacità di ridurre in modo non chirurgico la carica batterica sulle spire implantari.

La terapia laser è dunque quella d'elezione perché permette un approccio conservativo che garantisce una buona percentuale di risoluzione anche a lungo termine, con pochi ulteriori rischi di recidive se impostata con un protocollo a verifica oggettiva.

Non va infatti dimenticato che è sempre più conveniente salvaguardare la salute e la conservazione dei propri denti prima di procedere con altre soluzioni più invasive, come l'approccio implantologico.

Lavoriamo ogni giorno per migliorare la vita delle persone affette da problemi parodontali.

SSe stai cercando un dentista a cui affidarti e che ti aiuti a preservare i denti, siamo certi di poterti aiutare. Cerchiamo infatti soluzioni su misura, basate anche sulle tue esigenze di tempo e di budget..

  • Trattamento anche in una sola seduta

    I trattamenti proposti da Microdent, come il LANAP o i protocolli SorrisoSereno, possono se necessario anche essere effettuati in una sola seduta di trattamento principale, al quale aggiungere i controlli. Tutto ciò per venire incontro ai nostri pazienti che spesso ci raggiungono da molto lontano. Inoltre, se necessario ti forniremo anche l’hotel per la notte prima dell’intervento.
  • Solitamente Pochi Fastidi e Disagi

    I trattamenti - previa visita - sono minimamente invasivi con l’obiettivo di preservare i denti dei pazienti e di gestire al meglio anche l’eventuale paura. Inoltre essendo non chirurgici ed eseguiti col supporto del microscopio e del LASER, solitamente i disagi post trattamenti sono pochi e facilmente gestibili.
  • Preservazione massima dei denti naturali (quando possibile)

    L’obiettivo di Microdent da sempre è quello di preservare per quanto possibile i denti naturali dei pazienti. Senza fare miracoli andremo a valutare se è possibile allungare la vita e mantenere in bocca per più possibile i denti anche se compromessi, ovviamente sempre se c’è indicazione e non vanno a rovinare i denti adiacenti.
  • Trattamento scientificamente provato che può indurre rigenerazione ossea.

    Il trattamento LANAP, messo a punto negli Stati Uniti dal prof. Nevins, ha una forte base di ricerca scientifica che mostra perfino la sua innata capacità di rigenerare il tessuto parodontale. Si può comunque esser certi che sia un trattamento poco invasivo (anche se viene fatto con anestesia) e da risultati ottimali qualora sia valutato come il trattamento più corretto per il paziente.
  • Rapida diminuzione dei sintomi principali

    L’obiettivo del trattamento è quello di sanare in moto profondo e completo le tasche parodontali patologiche. Dopo la guarigione iniziale, velocemente si può nella maggior parte dei casi iniziare a notare un profondo miglioramento dei principali sintomi della parodontite come sanguinamento, pus, gonfiore delle gengive ed alito cattivo.
  • Sicuro anche in pazienti con patologie sistemiche

    Molti pazienti con patologie importanti e con l’assunzione di farmaci hanno difficoltà a sottoporsi a trattamenti convenzionali come quelli chirurgici. I trattamenti mini invasivi proposti da Microdent possono essere effettuati anche nella maggior parte delle casistiche dei pazienti con vari problemi di salute o che assumono particolari farmaci.
  • Riduzione al minimo di sanguinamento e recessione gengivale

    Uno dei grandi vantaggi dei trattamenti mini-invasivi e del LANAP è la capacità, nella maggior parte dei casi, di portare ad una veloce scomparsa o riduzione importante del sanguinamento nonché di ridurre al minimo la comparsa di recessioni gengivali, se non quella naturale dovuta alla scomparsa del gonfiore dovuto alla parodontite stessa.
  • Costo contenuto rispetto a molte alternative

    I trattamenti di Microdent possono essere considerati più economici sotto vari punti di vista. Il primo è più importante è quello biologico, puntando proprio alla preservazione massima dei denti dei pazienti. Dal punto di vista economico, nonostante le terapie siano un investimento, rispetto a trattamenti chirurgici o implantari sono sicuramente molto vantaggiose.

Sappiamo quanto siano importanti le certezze!

I protocolli Microdent sono stati sviluppati in oltre 30 anni di pratica, migliaia di ore di studio, oltre 4500 pazienti trattati e oltre 1000 recensioni positive!

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Dr. Simone Stori Iscritto all'Ordine degli Odontoiatri di Bologna numero 1575 P.IVA 07217640726 Microdent 2019

Dott. Simone Stori – Dentista Bologna – Esperto Cura della parodontite

Una storia lunga ormai 30 anni, fatta di passione per il proprio lavoro, amore per la tecnologia e con una sola missione: debellare la parodontite nei nostri pazienti con le tecniche meno invasive ed efficaci, preservando i denti il più possibile e abbattendo la paura del dentista.

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